Cocktails

Daiquiri

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Nel 1898, quando le forze degli Stati Uniti, al comando di Teodoro Roosevelt, approdarono su una graziosa spiaggia contornata da palme, un po’ più ad est di Santiago di Cuba, non avevano idea che sia il nome di quella spiaggia che le loro imprese sarebbero passati alla storia.
I “Rough Riders”, così erano chiamati, seguirono l’intrepido Roosevelt nella famosa carica sulla collina di San Juan. Il nome della spiaggia su cui le forze statunitensi approdarono era: Daiquiri. Appena
all’interno, sorgeva l’omonimo villaggio e, lì vicino, gli scavi per le miniere di rame anch’esse chiamate Daiquiri. In quei giorni, prima dell’avvento dell’aria condizionata, uno dei pochi modi per trovare un po’ di refrigerio dal caldo tropicale di Santiago era un drink fresco e dissetante. Secondo quanto si dice fu Jennings Cox, un ingegnere minerario americano, ad inventare un nuovo meraviglioso
cocktail i cui ingredienti di base erano il Rum Bacardi e il succo di lime. Questo drink divenne ben presto il favorito tra la comunità americana di Santiago ed in onore delle miniere che gli avevano fatto venire così tanta sete, Jennings denominò questo drink “Daiquiri”. Mentre i baristi dell’Avana davano il via all’Era d’Oro del Cocktail, gli americani seguivano Ernest Hemingway nel sontuoso “El Floridita”, un bar dell’Avana che divenne famoso come “La Cattedrale del Cocktail”. Fu proprio qui che il leggendario barman Constante Ribailuaga, da quel che si dice, servì milioni di Daiquiri durante 40 anni del suo regno, coronato dalla sua invenzione di un’ottima versione della ricetta originale di Cox: il famoso “Daiquiri ghiacciato” così straordinariamente rinfrescante.

Daiquiri alla banana / Daiquiri alla pesca

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Demitonic

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“Questo vero nettare l’ho dedicato all’attrice americana Demi Moore. La prepotenza con cui impone il suo corpo nelle scene dei film o le due celebri copertine di Vanity Fair… la medesima freschezza e gli identici colori del Demitonic.”

Cuba Livre

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Se il successo di un matrimonio venisse giudicato dal successo dei partner, probabilmente mai prima d’ora si è verificato un binomio di maggior successo o maggiormente apprezzato del Rum Bacardi e Coca-Cola, un matrimonio che, secondo quanto riportato negli annali dei cocktail, venne consumato nella calda estate del 1890.
Fausto Rodriguez, un giovane portaordini nato a Cuba ed arruolato nel Reparto Trasmissioni dell’Esercito Americano, un pomeriggio accompagnò il suo ufficiale superiore a bere un drink. Rodriguez
ricorderà in seguito che al bar, quel giorno, c’era un gruppo di soldati americani. Il superiore di Fausto ordinò un Rum Bacardi e Coca-Cola. Fausto, che era ancora minorenne, rinunciò al Rum
Bacardi e dovette accontentarsi di una Coca-Cola. I soldati, incuriositi, cominciarono a fare domande su quel drink che il loro compatriota stava tracannando con ovvio piacere. Quando gli fu detto che si trattava di Rum Bacardi e Coca-Cola, i soldati ne ordinarono subito un giro e, dopo averlo assaggiato, fecero un brindisi all’ufficiale americano per aver inventato il drink che fu all’origine battezzato
“Il Cuba Libre”.

Mojito / Pina colada

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Presidente

presidente

Greenwich Village anni trenta. George Stadelman, esperto Barman di “El Chico”, preparava questa profetica ricetta che testimonia oggi a livello mondiale
l’incontro fra due case vincenti. El Floridita Bar Restaurant dell’Avana a Cuba, dove lo sgabello di Hemingway attende ancora il suo ritorno, serve, fra i drinks più richiesti, il cocktail Presidente.

Honey lips / Bacardi spice

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Analcolico / Puccini

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Blue Team / Martini musse de glace

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Martini cocktail / Gin and it

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Sandon's
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